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Carissime, carissimi,
come sapete domenica e lunedì si voterà per le elezioni regionali. Sono sicura che gli italiani sceglieranno pensando al futuro, a come bisogna affrontare e risolvere i problemi del lavoro, della scuola, dell’ambiente.
Cambiare le carte in tavola, come fa la destra, non serve. I candidati del nostro Partito sanno bene che il Paese sta male e le famiglie non vedono risposte alle difficoltà quotidiane.
In questa brutta campagna elettorale la destra ha alzato i toni delle polemiche, con attacchi anche volgari alle istituzioni e agli avversari. Hanno perso credibilità politica e ora temono di perdere anche le elezioni. Hanno saputo solo insultare. Prima centinaia di migliaia di cittadini che con grande serenità e determinazione sono scesi in piazza a Roma, Milano, Mestre e in tante altre città per esprimere la voglia di legalità e trasparenza, l'impegno in difesa della Costituzione e dei diritti di cittadinanza. Ora anche le nostre candidate, dimostrando di non rispettare la dignità delle donne.
Per questo vi chiedo un ultimo sforzo: aiutateci, malgrado il silenzio della tv pubblica, a ricordare a tutti che la destra è prigioniera degli interessi personali di Berlusconi e che il governo non lavora per il bene del Paese.
Basta poco. Sul web usate mobilitanti.it per portare avanti le nostre idee, poi invitate il vostro vicino di casa a prendere un caffè, scambiate due parole con chi si trova come voi in fila alla cassa del supermercato o alla posta e fate notare l’inerzia del governo, il vuoto di proposte riempito solo dalle urla e da false promesse.
Parlano di efficienza e poi hanno fatto un pasticcio con le liste elettorali in Lombardia e nel Lazio. Vogliono ostacolare la magistratura e avevano persino un senatore del Pdl eletto coi voti della ‘ndrangheta e costretto alle dimissioni che ora ha confessato tutto!
Ricordate che hanno ridotto i finanziamenti per il Mezzogiorno, tagliato le risorse per gli asili nido, i consultori, la tutela della maternità, i servizi agli anziani.
Noi facciamo la nostra strada. Votando per le regionali non ci sarà un referendum ma una scelta per la buona politica nelle vostre regioni. I nostri amministratori e candidati sono in campo per migliorare la qualità della vita, tutelare la salute dei cittadini, sostenere la fragilità delle famiglie.
Oggi ognuno è chiamato a valutare l’efficienza dei servizi, le risorse disponibili per il sistema di welfare, le proposte per il mondo del lavoro e delle imprese, per la casa, la scuola e la sanità.
C'è bisogno di cambiare. Noi abbiamo cominciato a far vedere che l'alternativa a questa maggioranza è possibile, a partire dal voto del 28 e 29 marzo. Scegli e fai scegliere il Partito Democratico.
Grazie
Rosy Bindi
Presidente dell'Assemblea Nazionale del Partito Democratico |
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