Lo stato disastroso della sanità pubblica e il suo metodico smantellamento, è sotto gli occhi di tutti, in particolare nel sud Italia. Da decenni assistiamo, alla sistematica, folle rottamazione di strutture sanitarie, a volte di recentissima realizzazione. Pseudo manager e politici oggettivamente incapaci, stanno "americanizzando" uno dei diritti fondanti. Il diritto costituzionale alla salute, è messo pericolosamente in discussione, a tutto vantaggio della sanità PRIVATA. Per ripristinare le condizioni ottimali, occorreranno giusti talenti, ma tanti anni. Poichè lo stato, come suo dovere sancito dall'art. 32 della costituzione, non è in grado di garantire, una efficace sanità pubblica. Lo stato ha il dovere etico minimo, di riconoscere le sue colpe, offrendo al cittadino il diritto al recupero fiscale, delle sue spese sanitarie. NO ALLA FRANCHIGIA DI € 129,11. NO ALLA DETRAZIONE DEL 19%, ma un riconoscimento del 100% di tutte le spese sanitarie. LA SALUTE E' CERTAMENTE PIU' IMPORTANTE DELLA EDILIZIA
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