Forse, meglio pensare alle nostre strategie.La ciclicità del destino umano è imperscrutabile e irrefrenabile.L'umanità va avanti per cicli che cerchiamo di identificare, per lo più con limitato successo, con lo scopo di cercare di disegnare la mappa del nostro futuro.In questo senso, la ciclicità del mercato è più che mai la rappresentazione del comportamento collettivo umano.Siamo di fronte ad un cambio di ciclo evidente che coinvolge tutto il mondo. La globalizzazione va in pensione e lascia il posto ad una nuova polarizzazione.La Svizzera ha da sempre rapporti molto stretti con gli Stati Uniti. Una delle ragioni che ha imposto alla Svizzera un pesante cambiamento negli ultimi dieci anni è proprio il suo legame con gli Stati Uniti.Lavoro in Svizzera da trenta anni e questo tipo di legame naturale con gli Stati Uniti da parte della nazione che mi ospita mi ha molto favorito: non ho mai nascosto che i miei migliori punti di riferimento nella finanza operativa sono oltre oceano. Così pure molte delle fonti di informazione che l'Istituto Svizzero della Borsa utilizza per i propri studi.Ho fatto una piccola raccolta di alcune di tali informazioni, riguardanti il mondo dei semiconduttori. Non dimentichiamo che il prossimo focolaio di guerra sarà il massimo produttore mondiale di semiconduttori: Taiwan. A settembre, il gigante dei chip Intel ha riunito i suoi dirigenti e funzionari in un appezzamento di terreno vicino a Columbus, Ohio, dove si è impegnato a investire almeno 20 miliardi di dollari in due nuove fabbriche per produrre semiconduttori. Un mese dopo, Micron Technology ha aperto un nuovo sito di produzione vicino a Syracuse, New York, dove l'azienda di chip prevedeva di spendere 20 miliardi di dollari entro la fine del decennio, con estensione forse fino a cinque volte tanto.A dicembre, Taiwan Semiconductor Manufacturing Company ha ospitato un meeting a Phoenix, dove ha previsto di triplicare il suo investimento a 40 miliardi di dollari e costruire una seconda nuova fabbrica per creare chip avanzati.Gli impegni fanno parte di un enorme aumento dei piani di produzione di chip statunitensi negli ultimi 18 mesi, la cui portata è stata paragonata agli investimenti dell'era della Guerra Fredda nella corsa allo spazio.Complessivamente, negli Stati Uniti, più di 35 aziende hanno promesso quasi 200 miliardi di dollari per progetti di produzione relativi ai chip dalla primavera del 2020, secondo la Semiconductor Industry Association.Il denaro sarà speso in 16 stati, tra cui Texas, Arizona e New York, per 23 nuove fabbriche di chip, l'espansione di nove stabilimenti e investimenti da parte di aziende che forniscono attrezzature e materiali all'industria. Nella sostanza, gli Stati Uniti si avviano a diventare uno dei principali paesi produttori di semiconduttori.Dal lato asiatico, la consapevolezza di ciò, costringe la Cina ad accelerare il processo per annettere Taiwan al proprio dominio. Ne nascerebbe una crisi internazionale spaventosa: economica, di fornitura, di guerra. Qualche cosa che annichilisce di colpo la guerra in Ucraina e polarizza ancora di più l'umanità.Dalle nostre proiezioni, noi non riteniamo probabile, nel 2023, un affondo significativo delle borse. E' possibile, ma non è a nostro avviso probabile. Pronti a cambiare idea se i fatti smentiranno le nostre proiezioni.Viceversa, la visione sostanziale che abbiamo dei primi nove mesi del 2023 è addirittura positiva. Gennaio e forse Febbraio incerti, con un minimo da identificare, che non si protrarrà oltre la metà di marzo. Poi, i mercati riprenderanno, forse anche prima del previsto. Questa è la nostra visione.Questo ci fa pensare ad una relativa stabilità geopolitica mondiale, probabilmente ad un intensificarsi del conflitto ucraino, ma non ad un allargamento delle sue conseguenze. Questo significa che il problema Taiwan, forse, non è imminente. Forse è da collocare nel 2024 o oltre.Nondimeno, se Taiwan diventa guerra, una crisi finanziaria ed economica globale è lo scenario più probabile ed inevitabile. Non è del 2023? Speriamo non lo sia, speriamo non lo sia mai.Tempi duri per gli investitori e per i mercati? Ecco perché è il momento delle opzioni. E' il momento per conoscere e condividere la strategia di Dribbling: il mondo del trading in opzioni per tutti, neofiti, esperti, investitori e trader. Un'ora di Cultura finanziaria da condividere per scoprire come farsi finanziare dal mercato una strategia che punta ad un rilevante profitto direzionale: creiamo insieme la posizione, in diretta a mercati aperti. Clicca per iscriverti e seleziona la sessione migliore per te.
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