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mercoledì 12 maggio 2021

Fermiamo l’espansione degli allevamenti intensivi




MAURO - l'azienda agricola Hombres di Modena ha presentato un piano d'espansione. Passerà da 71mila metri quadri a 167mila con un pesante incremento di bovini. Tutto questo va contro la tanto proclamata "transizione ecologica", dato che è stato dimostrato che il consumo di suolo e gli allevamenti intensivi inquinano più delle automobili e dell'industria. Non solo, recenti studi hanno evidenziato la possibilità che il particolato funga da vettore di trasporto per il Covid. È ora di dire basta e chiedere al comune di Modena di bloccare questo progetto scellerato!





NO al maxi allevamento di bovini dell'az. Hombre a Modena

1.993 hanno firmato la petizione di LAV Modena. Arriviamo a 2.500 firme!



Firma con un solo click

L'azienda agricola HOMBRE ha presentato un progetto di ampliamento esponenziale dell'allevamento di bovini da latte già presente sul territorio alle porte della città di Modena. Il "Piano di sviluppo aziendale" presenta i seguenti numeri: l'azienda è ampia 264 ettari e si sviluppa su una superficie di 71.000 metri quadrati; l'ampliamento richiesto porterà Hombre a 167.000 metri quadrati con 43.000 metri quadrati in più; il numero degli animali passerà dagli attuali630 a 1350 bovini da latte, in pratica il doppio. Riteniamo che l'attuazione di un progetto di questa portata vada nella direzione esattamente contraria rispetto alla TRANSIZIONE ECOLOGICA che dovrebbe incentivare la riduzione degli allevamenti in favore di un'agricoltura sostenibile ad uso umano. In un territorio già pesantemente deturpato dalla presenza di un numero elevatissimo di allevamenti intensivi, la realizzazione di un progetto di ampliamento di queste dimensioni risulta essere INSOSTENIBILE. Gli allevamenti intensivi non sono sostenibili poiché comportano un enorme consumo di risorse naturali come suolo e acqua e contribuiscono in gran parte alle emissioni nocive per l'ambiente. Studi recenti hanno dimostrato che gli allevamenti intensivi sono la seconda causa di inquinamento da polveri sottili. Secondo lo studio dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, infatti, riscaldamento e allevamenti sono responsabili rispettivamente del 38% e del 15,1% del particolato PM 2,5 della penisola. In altre parole, lo stoccaggio degli animali nelle stalle e la gestione dei reflui inquinano più di automobili e moto (9%) e più dell'industria (11,1%).Inoltre, recenti studi hanno evidenziato la possibilità che il particolato funga da vettore di trasporto per il covid, visto l'alto numero di contagi in Lombardia ed Emilia Romagna. Pertanto CHIEDIAMO alle istituzioni preposte di non autorizzare questo progetto: la salute pubblica e la tutela dell'ambiente devono essere prioritarie!


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