I carabinieri di Piacenza

MAURO - la foto qui sotto ha fatto il giro del web in pochi giorni: sono alcuni dei Carabinieri della caserma Levante di Piacenza. Carabinieri che hanno spacciato, picchiato, minacciato e molto altro. Ora in tanti stanno iniziando a parlare e tra le tante testimonianze, c'è quella di Francesca, una donna transessuale che in quella caserma ha subito violenze sessuali, e non, e minacce. Michael chiede al Governo Italiano di non ignorare la storia di Francesca e tutte le altre storie. Chiede al Governo di indagare, chiede giustizia per tutte le persone maltrattate e uccise dalle Forze di Polizia. Stefano Cucchi non è stato un caso isolato, queste cose accadono, è dovere di uno Stato indagare per proteggere i suoi cittadini. Non lasciamo che la storia di Francesca sulla caserma di Piacenza, resti inascoltata 1 ha firmato la petizione di michael dotti. Arriviamo a 100 firme! Firma con un solo click Francesca è una donna trans che ha subito violenze, sessuali e non, da parte dei Carabinieri della Caserma di Piacenza, che l'hanno arrestata senza motivo. Quegli stessi Carabinieri che avevano organizzato festini a cui avevano costretto Francesca e un'altra donna trans (entrambe prostitute) a intrattenere rapporti sessuali tra loro senza il loro consenso e pagandole, minacciando di arrestarle se si fossero rifiutate. Tutto questo è stato organizzato dall'ufficiale Giuseppe Montella. Chiediamo al Governo di indagare e assicurarsi che i carabinieri si comportino correttamente dietro le quinte. Chiediamo giustizia per tutte le persone maltrattate e uccise dalla polizia italiana. Voglio ricordare alla nostra popolazione italiana e al mondo che Stefano Cucchi,ucciso dalla polizia nel 2009, la cui famiglia ha ricevuto la giustizia che meritavano solo nel 2019, non era un caso isolato. Abbiamo bisogno di giustizia. Dobbiamo indagare su tutte le persone misteriosamente morte in prigione. Abbiamo bisogno di giustizia. Tutto il mondo è giustamente indignato per ciò che accade quotidianamente negli Stati Uniti, ma dobbiamo riconoscere che il nostro Paese non è migliore. Dobbiamo combattere. Firma con un solo click