UN CONTRIBUTO ALL'INFORMAZIONE.
Sono stato a lungo in dubbio se fosse opportuno da parte mia dire qualche cosa sulla vicenda delle indagini sulle spese che sta interessando la quasi totalità dei consiglieri regionali piemontesi e che dallo scorso 19 aprile riempie pagine di giornali e palinsesti televisivi, oppure se fosse meglio aspettare in silenzio che passasse la buriana e tutto potesse essere valutato con la necessaria serenità e ricondotto alle giuste proporzioni.
Alla fine ho ritenuto giusto fornire alcune precisazioni, perché il rapporto con tutti voi che mi leggete è sempre stato sincero e trasparente, e perché quanto si è letto su alcuni giornali che non si sa in base a quali documenti hanno già emesso premature sentenze rischiando di alimentare nella gente la rivalsa indiscriminata verso tutti i politici, ha naturalmente sollevato in molti di voi perplessità e osservazioni negative nei confronti
Sono stato a lungo in dubbio se fosse opportuno da parte mia dire qualche cosa sulla vicenda delle indagini sulle spese che sta interessando la quasi totalità dei consiglieri regionali piemontesi e che dallo scorso 19 aprile riempie pagine di giornali e palinsesti televisivi, oppure se fosse meglio aspettare in silenzio che passasse la buriana e tutto potesse essere valutato con la necessaria serenità e ricondotto alle giuste proporzioni.
Alla fine ho ritenuto giusto fornire alcune precisazioni, perché il rapporto con tutti voi che mi leggete è sempre stato sincero e trasparente, e perché quanto si è letto su alcuni giornali che non si sa in base a quali documenti hanno già emesso premature sentenze rischiando di alimentare nella gente la rivalsa indiscriminata verso tutti i politici, ha naturalmente sollevato in molti di voi perplessità e osservazioni negative nei confronti
delle persone coinvolte.
Credo perciò che sia bene contribuire a presentare la questione nel giusto contesto, precisando che al momento gli organi inquirenti stanno facendo solo delle verifiche e che non ci sono ancora accuse.
Queste mie parole non vogliono essere una difesa aprioristica dell’operato dei consiglieri piemontesi, né un giudizio sull’opportunità di dotare i rappresentanti regionali di un budget annuo di spesa (tra l’altro drasticamente ridotto con provvedimento di legge regionale dello scorso dicembre, anche, e giustamente, in relazione alla difficoltà economica che vivono in questi tempi cittadini, aziende ed enti pubblici).
Gli avvisi che la Procura ha inviato a 56 consiglieri sui 63 che in questi tre anni hanno seduto sui banchi del Consiglio Regionale in rappresentanza di tutti i Gruppi politici (60 + 3 che hanno sostituito altri colleghi) fanno riferimento a procedure e regolamenti in vigore e relativi ai rimborsi delle spese del Consiglio, dei Gruppi Consiliari e dei consiglieri. .
Ritengo corretto dar conto di tali procedure, che regolano il funzionamento dei Gruppi Consiliari e che fanno riferimento alla legge regionale 12 del 1972 “Funzionamento dei Gruppi Consiliari”, la quale disciplina l'attività dei Gruppi e le dotazioni finanziarie per il loro funzionamento. In relazione a tale legge ed a sua parziale modificazione, il Consiglio Regionale e la Presidenza del Consiglio Regionale nel corso degli anni successivi hanno emanato altri provvedimenti di regolamentazione dell’attività dei Gruppi (Leggi Regionali
Ritengo corretto dar conto di tali procedure, che regolano il funzionamento dei Gruppi Consiliari e che fanno riferimento alla legge regionale 12 del 1972 “Funzionamento dei Gruppi Consiliari”, la quale disciplina l'attività dei Gruppi e le dotazioni finanziarie per il loro funzionamento. In relazione a tale legge ed a sua parziale modificazione, il Consiglio Regionale e la Presidenza del Consiglio Regionale nel corso degli anni successivi hanno emanato altri provvedimenti di regolamentazione dell’attività dei Gruppi (Leggi Regionali
n. 33/1977, 77 e 78/1980, 51/1986, 2/1991, 14 e 65/1994, 69/1995, 28/1997, 50/2000, 4/2005, 39/2006 ed altri)
Le spese dei Gruppi, secondo tali norme, ricomprendono gli stipendi del personale alle dipendenze dei Gruppi stessi e che svolge attività di segreteria, comunicazione ed assistenza ai consiglieri, nonché le spese per l'attività dei Gruppi Consiliari e dei singoli Consiglieri che compongono ogni Gruppo, fino alla concorrenza di un importo che viene formalmente fissato anno per anno e messo a disposizione dei Gruppi e dei relativi Consiglieri.
Il Manuale delle Procedure Contabili del Consiglio Regionale del Piemonte, approvato dall'ufficio di Presidenza del 29.1.2007, modificato con analoghi provvedimenti del 27.10.2008, 20.12.2011, 29.12.2012 ed un'ultima di inizio 2013 prevede all’art. 26 la rendicontazione delle risorse, messe a disposizione dal Consiglio Regionale a favore dei Gruppi e da questi gestite, con un prospetto che elenca una serie di voci di spese di funzionamento (9 voci) e per l’attività istituzionale dei Gruppi (6 voci).e che annualmente ogni Gruppo compila ed invia agli Organi del Consiglio Regionale.
Le spese dei Gruppi, secondo tali norme, ricomprendono gli stipendi del personale alle dipendenze dei Gruppi stessi e che svolge attività di segreteria, comunicazione ed assistenza ai consiglieri, nonché le spese per l'attività dei Gruppi Consiliari e dei singoli Consiglieri che compongono ogni Gruppo, fino alla concorrenza di un importo che viene formalmente fissato anno per anno e messo a disposizione dei Gruppi e dei relativi Consiglieri.
Il Manuale delle Procedure Contabili del Consiglio Regionale del Piemonte, approvato dall'ufficio di Presidenza del 29.1.2007, modificato con analoghi provvedimenti del 27.10.2008, 20.12.2011, 29.12.2012 ed un'ultima di inizio 2013 prevede all’art. 26 la rendicontazione delle risorse, messe a disposizione dal Consiglio Regionale a favore dei Gruppi e da questi gestite, con un prospetto che elenca una serie di voci di spese di funzionamento (9 voci) e per l’attività istituzionale dei Gruppi (6 voci).e che annualmente ogni Gruppo compila ed invia agli Organi del Consiglio Regionale.
Ogni Gruppo, inoltre, nell’ambito della propria discrezionalità, ha fornito nel corso degli anni ai propri consiglieri specifiche disposizioni scritte in merito relative alle tipologie di spese che possono essere effettuate dai singoli consiglieri stessi.
Ricordo che pochissimi giorni dopo la mia nomina a Consigliere Regionale del 3 maggio 2010, il mio Gruppo mi fornì un documento con l 'indicazione dettagliata, anche se non esaustiva, delle tipologie di spesa ammesse e consentite. Tale disposizione venne in seguito (19 aprile 2012) integrata da una successiva elencazione di spese rimborsabili.
Sono convinto di essermi attenuto alle varie indicazioni e di aver utilizzato le disponibilità con criterio ed attenzione ed in misura decisamente ridotta rispetto alla dotazione massima che avrei potuto utilizzare.
Naturalmente sono a disposizione di chi avesse eventualmente piacere di prendere visione di tutta la documentazione in mio possesso e di approfondire l’argomento
Ricordo che pochissimi giorni dopo la mia nomina a Consigliere Regionale del 3 maggio 2010, il mio Gruppo mi fornì un documento con l 'indicazione dettagliata, anche se non esaustiva, delle tipologie di spesa ammesse e consentite. Tale disposizione venne in seguito (19 aprile 2012) integrata da una successiva elencazione di spese rimborsabili.
Sono convinto di essermi attenuto alle varie indicazioni e di aver utilizzato le disponibilità con criterio ed attenzione ed in misura decisamente ridotta rispetto alla dotazione massima che avrei potuto utilizzare.
Naturalmente sono a disposizione di chi avesse eventualmente piacere di prendere visione di tutta la documentazione in mio possesso e di approfondire l’argomento
Vale inoltre la pena di precisare che le attrezzature acquistate, naturalmente, sono e restano di proprietà del Consiglio Regionale, quindi non dei Gruppi ne', tantomeno, dei singoli consiglieri e che saranno restituite al termine del mandato.
In questa situazione, premesso che i processi vanno eventualmente fatti nei Tribunali e che continuo ad avere fiducia nella Giustizia, ritengo di poter provare la mia buona fede nelle sedi competenti e confido in un rapido chiarimento che mi possa consentire di continuare serenamente ad occuparmi delle necessità e dei problemi del territorio e della gente.
Resta naturalmente in me, al di là del fatto che senta di essermi comportato con correttezza, un po’ di amarezza per questa vicenda e il dispiacere per aver potuto involontariamente causare sofferenza alle persone che hanno per me affetto e stima.
5 commenti:
Vai a cagare buffone assieme ai tuoi amici destrorsi. Bene ha fatto Letta ad escludere i piemontesi da ministri, vice e sottosegretari, sia di destra che di sinistra. Tenetevi ben stretto quel cretinetti di Cota e quel barotto di Morgando, per fortuna dimissionario.
CARO ANONIMO INFORMATI X' IL MINISTRO EMMA BONINO E' DI TORINO E SE NON E' IN PIEMONTE TORINO CI INFORMI LEI DOV'E'. GRAZIE.
Sei proprio pirla:la Bonino è nata a Bra, non a Torino e comunque abita da decenni in altra regione..
SIG ANONIMO SIA COME SI VOGLIA BRA O TORINO SONO DUE CITTA' PIEMONTESI E NON E CHE SE LEI VA ABITARE A O A VIVERE A "CANECATTI' DIVENTI TERUN O SE VICEVERSA CHI E NATO A CANICATTI' NON DIVENTA PIEMONTESE" E' INUTILE CHE TI ARRAMPICHI SUGLI SPECCHI HAI TOPPATO . E BASTA PIRLA....
i vai a cagare si mettono le verita no e grazie moderatore del cazzo
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